Come avevamo azzardato a pronosticare nell’articolo relativo alla gara di Imola, Charles Leclerc, monegasco doc, ha finalmente vinto il suo GP di casa, spezzando una delle tante maledizioni fantozziane che da sempre caratterizzano la sua carriera in rosso. La Ferrari aveva già ben impressionato nelle prove libere del venerdì, mostrandosi da subito estremamente efficace sul passo-gara e “gentile” con gli pneumatici, a riprova che i tanto attesi aggiornamenti hanno nettamente migliorato il comportamento della vettura. Tuttavia questa vittoria nasce soprattutto dal grande talento di Leclerc sul giro secco, grazie al quale ha potuto inventarsi una delle sue magie in qualifica e centrare la pole davanti ad un ottimo Oscar Piastri ed al compagno di squadra Sainz. Encomiabile l’atteggiamento dello spagnolo che si è detto disposto a fare di tutto pur di aiutare Charles a vincere a casa sua, al punto che per lui verrà istituito un premio speciale da parte delle Giovani Marmotte.
E la Red Bull? Un Vestappen nervoso e non del tutto a suo agio sulla sua monoposto, della cui eccessiva rigidezza si era già lamentato ad Imola, non è riuscito ad andare oltre il sesto posto, anche a causa di una “toccatina” alle barriere in uscita della Sainte-Devote, rovinando così il suo giro buono, mentre Perez, con la vettura gemella, non ha nemmeno superato la Q1.
Il GP di Monaco edizione 2024 è tutto qui. Alla domenica, vista la proverbiale impossibilità di sorpassare sulle stradine del principato, c’è stata la solita processione in stile “rallentamenti in tangenziale”, fortunatamente non a causa di un gatto.
Questa visione dell’angusto circuito cittadino monegasco non è però condivisa da Kevin Magnussen e da Esteban Ocon, che hanno pensato bene di provare ad infilarsi in punti impossibili violando ogni legge della fisica, il primo innescando un brutto incidente al via che ha coinvolto anche Perez ed il suo compagno di squadra Hulkenberg, causando così una bandiera rossa, il secondo volando letteralmente sopra all’altra Alpine di Gasly all’ingresso del tunnel, suscitando ovviamente le ire della dirigenza del team anglo-francese. Per quanto riguarda il messicano, uscito fortunatamente incolume dai rottami della sua Red Bull, questo incidente ci è apparso come una sorta di nemesi dopo le sue dichiarazioni sulla presunta inadeguatezza di Imola per le odierne monoposto.
La sospensione della gara ha comunque favorito sia Sainz, che ha rischiato di essere eliminato subito a causa di una foratura conseguente ad una toccatina al Casinò con Piastri, permettendo allo spagnolo di ripartire dalla sua terza posizione originaria, che tutti gli altri, messi in condizione di montare la gomma hard e di coprire l’intera gara senza soste, innescando così il soporifero trenino a cui hanno assistito milioni di telespettatori, un po’ come quando, nel 2018, Ricciardo riuscì a vincere senza poter sfruttare la parte ibrida, ovvero correndo con trecento cavalli in meno degli avversari.
Alla fin fine, il GP di Monaco edizione 2024 si è risolto soltanto contando i giri e, per Leclerc ed suoi i fan, in uno scatenarsi di gesti apotropaici che fortunatamente questa volta hanno funzionato egregiamente.
L’ordine di arrivo ha rispecchiato quello di partenza stabilito dalle qualifiche del sabato, con Verstappen sesto ed annoiato, al punto da chiedere un cuscino via radio e Tsunoda ottimo ottavo dietro alla carriola, pardon, Mercedes, di Hamilton. Il giapponesino, sempre più vicino ad insidiare il sedile di Perez alla Red Bull, anche grazie alle trame del suo illustrissimo zio, è stato autore della sua solita gara solida e concreta, portando a casa punti preziosi per la Visa cash (ma che per noi rimarrà sempre la Minardi).
La vittoria di Leclerc farà comunque sì che di questa edizione del GP di Monaco, per quanto brutta ed insopportabilmente noiosa, ci ricorderemo per parecchio tempo, anche perché arriva esattamente vent’anni dopo quella di Jarno Trulli, che nel mondiale 2004 fu l’unico a vincere una gara senza guidare una Ferrari.
In conclusione, sapendo che fra due settimane si correrà in Canada, volevamo ricordare a Vasseur che le acque dell’estuario del San Lorenzo sono sicuramente molto più fredde di quelle della Costa Azzurra e che il tracciato dedicato a Gilles Villeneuve sull’isola di Notre-Dame è molto più spettacolare di Montecarlo, per cui non sarà necessario proporre la gara di tuffi dopo la bandiera a scacchi.
Arrivederci quindi a Montreal, pista veloce da basso carico aerodinamico, con un asfalto non privo di sconnessioni e dai cordoli alti, cosa che sicuramente non piacerà a Verstappen, ma a Ferrari e Mc Laren sì.