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FORMULA 1 | GP SPAGNA 2024 | Mc laren, Barcellona non perdona

by Massimiliano Franchetto
Formula 1 | GP Spagna 2024

Max Verstappen ha vinto di misura, come gli succede da qualche gara a questa parte, il GP di Spagna, disputatosi su una delle piste tecnicamente più impegnative del Mondiale: il circuito di Montmeló, nei pressi di Barcellona. Questo risultato è comunque da attribuire esclusivamente all’immenso talento dell’olandese, inversamente proporzionale alla sua simpatia (ma questo, si sa, è un po’ un vizio di famiglia), un talento sbattuto brutalmente in faccia al mondo proprio a Barcellona nel 2016, quando, ancora minorenne, vinse il suo primo GP. Al via ci eravamo illusi che la splendida manovra con la quale  Russell, al volante di una rediviva Mercedes, è riuscito a prendere il comando alla prima curva, potesse rimescolare un po’ le carte, illusione esauritasi nell’arco di tre giri, quelli che sono bastati a Verstappen, già bravo a resistere al poleman Norris allo spegnimento dei semafori, per riprendersi la testa della corsa.

Lando dal canto suo, pur sapendo di avere tra le mani quella che in questo momento sembra la miglior vettura del lotto, prima non ha saputo capitalizzare la pole position conquistata al sabato, poi, nelle prime fasi di gara, si è ritrovato a lungo terzo negli scarichi di Russell senza riuscire ad attaccarlo, iniziando così l’opera di buttare nel water una vittoria che, sulla carta, appariva assolutamente alla sua portata. Norris si sarebbe comunque riscattato al trentacinquesimo giro, superando, dopo un fantastico duello, il suo grande ex rivale in F2. La ciliegina sulla torta l’ha messa di nuovo il suo muretto, bissando l’erroraccio di Montreal e costringendolo a prolungare oltremisura sia lo stint con gomma soft che quello con gomma media, proprio su un tracciato che notoriamente ha un asfalto paragonabile a carta vetrata. Tutto ciò è anche stato oggetto di un vivace dibattito via radio tra pilota e box, che ci induce a sospettare che anche in Mc Laren si farà presto ricorso alla psicoterapia, con lo scopo di reprimere deleterie pulsioni autolesioniste.

Ottima gara della “terza Ferrari”, quella con la stella al posto del cavallino rampante, che conquista il podio con Hamilton, smentendo così sia le voci maligne che sono circolate in questi giorni riguardo a presunti boicottaggi di cui sarebbe stato oggetto sir Lewis, sia l’opinione di chi lo ritiene una sorta di prepensionato di lusso.

Per quanto riguarda il team di Maranello, si stanno cogliendo le prime avvisaglie di quello che, temiamo, diventerà lo psicodramma dell’estate. Si sa che tra i due Carletti c’è sempre stata un’accesa rivalità, imperniata comunque su un grande rispetto reciproco e su un’estrema correttezza in pista, tuttavia la toccatina quasi sicuramente involontaria del Precestinato ai danni di Leclerc, con conseguente danno alla sua ala anteriore, ha contribuito ad accentuare il lato vittimistico di entrambi, con il risultato che in questo momento Vasseur è fortemente indeciso se iscriversi ad un corso di nuoto o alla facoltà di psicologia dell’università di Padova. Tuttavia, visto il ritmo tenuto dal monegasco, poi quinto al traguardo, nelle ultime fasi di gara, rimane la sensazione che gli sviluppi della Ferrari non siano poi così malaccio e che sulle prossime piste storiche che ci attendano le monoposto di Maranello possano togliersi qualche soddisfazione, magari forse già domenica prossima in Austria, dato che il veloce circuito di Zeltweg non prevede troppi curvoni da percorrere in appoggio. Siamo certi che Vasseur avrà già capito tutto…

Nota di colore: l’Alpine/ Renault ha deciso di richiamare Flavio Briatore in qualità di super consulente, per cui, da ora in avanti, ogni uscita di pista di Ocon sarà guardata con un certo sospetto…

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